Imparare dagli sviluppatori senior.

Intervista a Matteo Vaccari

XP Matteo, di nome e di fatto: eXtreme Programmer, sviluppatore e docente.

Avanscoperta: Matteo, com’è iniziato il tuo viaggio nell’informatica e che direzione sta seguendo quel viaggio oggi?

Matteo Vaccari: Ricevetti un Commodore VIC-20 in regalo (si tratta di un primitivo home computer, il predecessore del ben più noto Commodore 64). Avevo forse 18 anni.
Da allora ho un interesse bruciante per capire come si programma bene.
Negli ultimi anni a questo interesse si è aggiunto quello su come fare funzionare bene i team e le organizzazioni che fanno software.

Avanscoperta: Lo scorso anno hai fatto parte di un’avventura di 5 giorni di sviluppo software (Scuola XP, organizzata in collaborazione con 7Pixel) insieme ad Alberto Brandolini e Antonio Carpentieri. Come riassumeresti quell’esperienza?

Matteo Vaccari: È stata una** settimana sorprendente**. Credo che sia uscita diversa da come ciascuno di noi se la immaginava all’inizio, e questo penso che sia positivo. È un po’ come quando fai pair programming: il risultato che esce è diverso da quello che avresti concepito da solo.
È anche come quando fai test-driven development: invece di seguire le tue idee preconcette, ascolti e osservi quello che succede, e riorganizzi il lavoro di conseguenza.

Avanscoperta: ScuolaXP torna con un nuovo team, ma con la stessa energia: a chi consiglieresti questo percorso e perché?

Matteo Vaccari: Consiglio la** ScuolaXP a tutti i programmatori**.
Imparerete cose che non si insegnano quasi da nessuna parte; cose che sono fondamentali per diventare sviluppatori davvero bravi.

Ancora oggi, Extreme Programming è il miglior metodo per sviluppare software (almeno tra quelli che conosco).
È l’unico metodo che permette a un team di eccedere le aspettative dei clienti, sia in termini di qualità che di tempi di consegna.

Avanscoperta: Eventi di questo tipo, secondo te, possono essere replicabili anche in altri contesti e possono aiutare a far crescere sviluppatori junior e team di lavoro?

Matteo Vaccari: Se per “altri contesti” intendi ad esempio fare scuole simili in università, sicuramente sarebbe possibile farlo (io e altri organizzammo la scuola ESSAP, con l’Università dell’Insubria, dal 2006 al 2008, che era un’iniziativa simile alla ScuolaXP). Ma non è per niente facile, principalmente perché le persone che sanno di Extreme Programming sono pochissime, e di queste ancora meno sono disponibili per l’insegnamento.

I docenti universitari, per quanto bravi, generalmente non hanno esperienza concreta di sviluppo software per conto di clienti paganti.
Ricordiamo che il Manifesto Agile inizia dicendo: “We are uncovering better ways of developing software by doing it and helping others do it“. C’è questa enfasi sul “fare“!

Avanscoperta: Ultima domanda prima di salutarci, di che tipo di formazione c’è bisogno in Italia nel mondo dello sviluppo software?

Matteo Vaccari: Nonostante quello che ho detto un attimo fa, la formazione universitaria è importantissima.
Ci sono tante cose che non si riescono ad assimilare nella pratica lavorativa: una conoscenza profonda di algoritmi, strutture dati, teoria dei linguaggi e degli automi, i risultati di informatica teorica e così via.
Tutte queste cose, se le conosci, hanno un profondo effetto sulla tua efficacia come programmatore.

Al tempo stesso, la formazione universitaria è frammentaria e variabile nei confronti delle** pratiche di programmazione moderne**; intendo cose come TDD e Continuous Delivery.
Non tutti i docenti sono aggiornati, e quelli che si sono aggiornati ne hanno un’esperienza per lo più a livello hobbistico.
Per questo servono attività di mentoring e affiancamento sul lavoro; ma per fare questo serve una maturazione del lavoro informatico in Italia.

La nostra professione soffre perché sta crescendo molto velocemente. È molto difficile per i giovani entrare in contatto con programmatori senior, anche perché siamo molto pochi rispetto al totale dei programmatori.
Per questo consiglio ai giovani di andarsi a cercare un posto di lavoro dove avranno modo di entrare in contatto con sviluppatori più anziani di loro. 🙂

Avanscoperta: Grazie Matteo e a presto!

Matteo Vaccari: Grazie a voi! E in bocca al lupo per la** ScuolaXP**!

La lista completa dei nostri corsi: Avanscoperta Workshops.

Alessandra Granaudo

Key Account Manager & Learning Experience Specialist Passionate about Learning, Digital and Communication

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