Extera: la digital agency che lavora a iterazioni
Come fa una digital agency a cambiare il modo di gestire i suoi progetti?
In un contesto caratterizzato da situazioni complesse, che coinvolgono sia lo sviluppo del software sia l’amministrazione commerciale, in che modo è possibile ottimizzare i risultati, aumentare i casi di successo e mantenere alto lo spirito di squadra?
Ce ne parla Simon Marussi, CEO di Extera.
Avanscoperta: Ciao Simon! Ci racconteresti chi sei e di cosa si occupa Extera?
Simon Marussi: Ciao ragazzi! Sono laureato in informatica ma da sempre appassionato di web design.
Ho fondato Extera nel 2000 assieme ai miei attuali soci, una digital agency che conta su un team di 18 persone con diverse estrazioni: IT developer, grafici, web marketing specialist e ovviamente non mancano le figure commerciali e di amministrazione.
Per cosa siamo tagliati? La progettazione della presenza online di organizzazioni complesse.
Avanscoperta: A un certo punto della vostra evoluzione vi siete rivolti a noi: quando è stato quel momento e qual è stato il sintomo che vi ha portati a cercare un consulente?
Simon Marussi: Ci siamo resi conto, un paio di anni fa, che qualcosa non andava: la nostra gestione e metodologia di lavoro era inefficiente e ci portava a non essere soddisfatti appieno dei progetti, sia dal punto di vista del risultato finale sia dal punto di vista remunerativo.
Proprio nel momento in cui eravamo alla ricerca di nuovi metodi di gestione dei progetti, uno dei nostri ragazzi ha sentito parlare della metodologia agile.
Dal materiale trovato online abbiamo dedotto che c’era qualcosa di utile in “quei metodi agili” e che avrebbe potuto fare al caso nostro.
Credo che la spinta maggiore ci sia stata stata data dal “miraggio” di poter gestire i progetti in maniera meno caotica e aleatoria. E così siamo partiti alla ricerca di un consulente.
Il primo contatto reale con quel mondo è stato con Jacopo Romei. Ci siamo incontrati una domenica pomeriggio davanti a un kebab! L’impressione è stata buona!
Abbiamo poi conosciuto ziobrando al Better Software di Firenze. In quella occasione, oltre a seguire i suoi talk, abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata. A quel punto avevamo già scelto!
Avanscoperta: Come avete gestito questa nuova fase di ridefinizione del modo di gestire i progettI?
Simon Marussi: Oltre a i primissimi colloqui “introduttivi”, siamo partiti con una tre giorni di full immersion con tutta l’azienda per capire, anzitutto, le basi pratiche del metodo agile, facendo in modo che tutti fossero convinti della sua possibile efficacia nel nostro contesto.
In maniera autonoma, precedentemente, avevamo già provato ad usare, per esempio, delle kanban board. Con il supporto di Alberto Brandolini e Fabio Fabbrucci, abbiamo affinato la tecnica.
Avanscoperta: Come è cambiato il team di Extera da quando avete cominciato ad oggi?
Simon Marussi: Il cambiamento credo sia nella mentalità con cui affrontiamo il lavoro e nelle opportunità di crescita e miglioramento.
È cambiato il nostro modo di approcciarsi ai progetti. Ora cerchiamo di “spaccare” ogni compito in parti più piccole e, quando possibile, in vere e proprie iterazioni.
Questo cambiamento deriva anche dalla presa di coscienza, soprattutto da parte dei commerciali, della debolezza delle stime sui progetti più complessi, che spesso portavano a preventivi disattesi.
Stiamo anche cercando di gestire meno progetti contemporaneamente, per limitare la dispersione e aumentare la focalizzazione.
Qualcosa l’abbiamo anche raccontata qui.
Avanscoperta: Come hanno reagito clienti e mercato? Lato più business, cosa è successo?
Simon Marussi: Dopo poco meno di un anno dal nostro ingresso al mondo agile abbiamo venduto il nostro primo progetto a iterazioni.
Oltre a questa esperienza è cambiato il nostro modo di rapportarci con il cliente su progetti di grandi dimensioni. Lavoriamo in modo più ordinato, efficace, proattivo e soprattutto ci sentiamo più pronti, disponibili ed efficaci nel cambiare i piani del progetto. Sono queste le caratteristiche necessarie per la buona riuscita di grandi progetti che hanno un’incubazione che può arrivare anche fino a 12 mesi, o oltre.
Avanscoperta: A distanza di quasi due anni dai primi incontri con Alberto e Fabio, cosa pensi abbia veramente funzionato?
Simon Marussi: La parte più affascinante del percorso che abbiamo intrapreso è quella di una crescita continua. La parte che apprezzo di più anche adesso è scegliere di sperimentare per trovare soluzioni differenti a problemi vecchi e nuovi.
Avanscoperta: Grazie Simon e un saluto a tutto il team Extera! 🙂
La lista completa dei nostri corsi: Avanscoperta Workshops.