LEGO® SERIOUS PLAY® per una migliore collaborazione e comunicazione nei team
Intervista a Jacopo Romei e Lorenzo Massacci
Avanscoperta: Ciao Jacopo, ben trovato! Ciao Lorenzo, ben arrivato a bordo! 🙂
Ci raccontate in breve chi siete, di cosa vi occupate e cosa vi accomuna?
Jacopo: Ciao! Aiuto le aziende dedite al knowledge work a prendere decisioni migliori, le aiuto a mettere in piedi una governance efficace. Quindi lavoro con team di lavoro, consigli di amministrazione, amministratori delegati, manager e creativi. Cos’è il “knowledge work”? Potrei scrivere “lavoro creativo” per usare l’italiano, ma non sarei letto nel modo giusto! È il lavoro che produce sempre pezzi unici e non seriali, quello di sviluppatori software, designer, editori, architetti, agenzie di comunicazione e via dicendo.
Lorenzo ed io – ormai da quasi 10 anni e spesso fianco a fianco – siamo accomunati dalla ricerca di modi meno “spreconi” e, perché no, più piacevoli di lavorare in team.
Lorenzo: Ciao, sono un orgoglioso padre di tre figli 🙂 e da circa 20 anni mi occupo di scrivere software. Nella mia storia lavorativa oltre a scrivere codice mi sono trovato quasi da subito a guidare/coordinare team di sviluppatori di diverso tipo (junior e senior, remoti e co-locati, verticali e cross-funzionali, ecc..) in diversi tipi di progetti.
Grazie a Jacopo ho conosciuto le metodologie Agili e il mondo Lean.
Oggi mi occupo di sviluppare applicazioni web/mobile in e-xtrategy, azienda che ho contribuito a fondare nel 2001, e a questo affianco un’attività di consulenza/coaching per per aiutare i team di lavoro a portare a termine con successo i loro progetti.
Avanscoperta: Sviluppare software e vendere software: in che relazione sono queste due fasi di uno stesso processo aziendale e, secondo la vostra esperienza, come interagiscono tra loro gli attori che le gestiscono?
Jacopo: In tanti anni spesi a ragionare sui metodi di lavoro, mi sono reso conto che parliamo tanto di come eseguire il lavoro, di chi coinvolgere, di come e quando incontrarsi, di quali strumenti usare e poi scopriamo che l’accordo che abbiamo stabilito a monte rende impossibile ottenere i veri risultati per cui facciamo tutte quelle riflessioni: è impossibile essere iterativi, incrementali e minimizzare i rischi se poi abbiamo venduto tutto come se fosse una puntata sul numero singolo alla roulette!
Le persone che si incontrano per vendere e acquistare dovrebbero capire che la facilità di fare la prossima transazione dipende da come impostiamo la precedente. Chi vive come se stesse a caccia in un safari si dimentica che l**’umanità ha vinto quando ha inventato l’agricoltura**!
Lorenzo: Un software senza uno scopo o senza nessuno che lo usi è inutile. Per questo per quanto** è chiaramente importante chi scrive il software**, è altrettanto importante chi si occupa di “venderlo” a chi ne trarrà beneficio, andando a identificare il bisogno da soddisfare e generando in qualche modo un valore (economico, di performance, di qualità della vita, ecc..) dalle righe di codice scritte.
Di conseguenza queste due fasi dovrebbero essere completamente sinergiche aiutandosi ed esaltandosi a vicenda.
Nella realtà che mi è capitato di conoscere però il problema è che le persone dietro queste due fasi parlano lingue diverse, usano metodologie di lavoro diverse e questo li porta a darsi obiettivi completamente diversi.
Avanscoperta: È possibile una migliore collaborazione tra manager e team di sviluppo e come si tradurrebbe?
Jacopo: Certo che è possibile e parte da un punto ben preciso.
Si sente parlare all’interno della singola azienda di sviluppatori software e “gente del business”. Beh, vi do una notizia: il business di quella “gente” è anche sviluppare software! E gli sviluppatori hanno come obiettivo quello di supportare un business!!!
Certo, ognuno ha le sue competenze, ma, per fare un’analogia, non è che un portiere scende in campo la domenica per fare parate! Si allena e fa il suo dovere di portiere per vincere la partita e cerca di capire come armonizzare la sua azione con quella della sua squadra come collettivo.
Lorenzo: Si potrebbe pensare che la soluzione per migliorare la collaborazione sia quella di dare “un colpo al cerchio ed uno alla botte”, cercare il compromesso tra le esigenze delle due controparti.
Ma questo significa solamente giustificare che gli interessi sono diversi e che non si può accontentare tutti.
Io credo invece che entrambe le “fazioni” siano parte di un’unica squadra e che per migliorare la collaborazione è importante partire da questa consapevolezza andando a capire quali sono i diversi punti di vista. Eliminare i pregiudizi, costruire insieme obiettivi comuni e poi capire come raggiungerli appoggiandosi proprio sui punti di vista differenti.
Avanscoperta: Insieme avete strutturato un workshop pensato, appunto, per migliorare l’interazione tra manager e sviluppatore con l’aiuto della metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®. Perché proprio la LSP?
Jacopo: Perché in 13 anni di studio e ricerca su come ottenere conversazioni potenti io non ho mai incontrato tecnica più efficace. Vuoi andare al cuore di un problema e sbarazzarti di toni piccati, di atteggiamenti difensivi, di silenzi polemici e di ogni blame game? Con LEGO® SERIOUS PLAY® ci riesci!
Quando si parla – perché sia una conversazione civile – bisogna parlare a turno, no? Ecco, è lì che appaiono dominanze, prevaricazioni (anche inconsapevoli!), “furti” di idee, atteggiamenti sessisti come le “maschiegazioni” e tutta l’analisi viene distorta da fattori indesiderabili. Con LSP è fantastico: è come far parlare tutti in parallelo, uno sopra l’altro e poi avere la possibilità di sbobinare tutti quei pensieri!
Lorenzo: Quando si affronta questo tipo di problematiche è molto facile che si finisca per spostare la discussione dal problema alle persone finendo in un conflitto personale dal quale è difficile uscire.
LEGO® SERIOUS PLAY® ci permette invece di separare nettamente i problemi dalle persone affrontando questo confronto/scontro in modo completamente diverso e nuovo.
Stimolando l’immaginazione e la creatività nell’analisi della situazione evitando di dar per scontato che le soluzioni siano sempre le solite.
Avanscoperta: Come siete entrati in contatto per la prima volta con il metodo LEGO® SERIOUS PLAY®?
Jacopo: Ho conosciuto LSP nel 2013 preparando la Jam estiva di Cocoon Projects: dovevamo definire strategia e conseguenti obiettivi del secondo semestre e utilizzammo LSP per sviscerare la questione fino a creare una rappresentazione 3D dell’azienda, della sua identità e dello scenario di mercato in cui si muoveva.
Lorenzo: Ho provato sulla mia pelle LEGO® SERIOUS PLAY® ad un workshop organizzato da Cocoon Projects al Better Software del 2013 ed è stato amore a prima vista. Ho subito cercato di approfondire e “studiare” a fondo la metodologia e nel 2014 sono diventato facilitatore certificato.
Avanscoperta: Perché, secondo voi, LEGO® SERIOUS PLAY® è un metodo che vale la pena conoscere, diffondere e applicare?
Jacopo:** Perché ho visto fallire progetti o intere aziende sempre per motivi legati alla qualità delle conversazioni**, comprese le mie! Non detti, informazioni date per scontate e altre celate intenzionalmente, confusione di ruoli e visioni future discordanti. Se un’azienda dipende dai cervelli che la popolano, allora è bene che questi cervelli si parlino al meglio. LSP aiuta, aiuta parecchio.
Lorenzo: Perché riuscire a comunicare in modo efficace all’interno di un team è un requisito indispensabile per ottenere risultati e al tempo stesso è una delle cose più difficili da fare.
Spesso le cose che diciamo vengono fraintese perché chi ci ascolta ha un punto di vista (inevitabilmente) diverso dal nostro e – molto più spesso di quanto immaginiamo – quando comunichiamo con gli altri diamo per scontate informazioni importanti, che scontate non sono.
Questi errori di comunicazione che facciamo involontariamente arrivano anche a compromettere i rapporti personali e non solo quelli professionali.
LSP permette di affrontare conversazioni difficili garantendo una profondità di confronto e una chiarezza nella comunicazione irraggiungibili con altri strumenti.
Avanscoperta: Lorenzo, come usate LSP nella tua azienda extrategy?
Lorenzo: Per e-xtrategy è uno strumento molto importante e, da quando abbiamo aperto la governance dell’azienda, LEGO® SERIOUS PLAY® svolge un ruolo fondamentale: grazie a LSP ogni 6 mesi co-creiamo insieme quella che sarà l’extrategy dei mesi successivi, allineandoci fortemente tutti sugli obiettivi. Questo approccio si è rivelato nel tempo centrale per potere essere tutti in grado di prendere decisioni che vanno verso l’obiettivo condiviso.
Ma utilizziamo LEGO® SERIOUS PLAY® anche per facilitare alcune retrospettive sui progetti in corso o impostare bene la fase di discovery iniziale di alcuni progetti.
Avanscoperta: Come si svolgerà nella pratica il workshop Developer vs Manager: dal conflitto alla collaborazione con LEGO® SERIOUS PLAY®?
Lorenzo: Grazie a LEGO® Serious Play® “costruiremo” una visione più ampia e completa possibile di quello che oggi è rapporto tra le due controparti**,** contemplando tutti i punti di vista. Capiremo insieme cosa significa “software di valore” senza dare niente per scontato ed esaltando le differenze di visione.
A quel punto, grazie alla consapevolezza raggiunta “giocheremo” con le relazioni individuate per estrarre “lezioni” dagli errori comuni e identificare le soluzioni da portarci a casa.
Il workshop sarà estremamente pratico e, proprio grazie a LSP, darà a tutti i partecipanti la possibilità di mettere sul tavolo le proprie esperienze personali e i propri problemi specifici così da andare a lavorare su soluzioni concrete.
Avanscoperta: A chi consigliereste questo workshop e perché?
Jacopo: A chiunque lavori in scenari in cui si sviluppa software. Intendo proprio chiunque. Sei uno sviluppatore? OK. Sei un product owner? OK. Ma io vorrei invitare anche chi lavora in un’agenzia di comunicazione digitale, prepara campagne adv e passa le sue giornate a litigare con “quelli del sito WordPress” oppure chi vende tappeti nepalesi online e ha chiesto ad un’azienda di provincia di mettergli sull’e-commerce con Magento!
Lorenzo: Credo che questo workshop sia un’esperienza di valore per tutti coloro che si trovano a lavorare nello sviluppo software, anzi più punti di vista diversi avremo più “valore” tutti potranno portarsi a casa.
Consiglio questo workshop a tutti quelli che scrivono “codice” e a tutti quelli che nel loro lavoro in qualche modo “dipendono” da chi scrive codice.
Avanscoperta: Che cosa ci si porta davvero a casa?
Jacopo: L’obiettivo primario è cambiare la prospettiva di chi si trova a chiedersi spesso una di queste due domande: “quanto mi costerà?” oppure “quanto ci vorrà?”. Arriveremo a definire delle** linee guida per affrontare le situazioni che tipicamente generano conflitto tra sviluppatori e manager**.
L’obiettivo secondario sarà di dare un assaggio della potenza di LSP a chi non lo conosca ancora. Nel 2013 uscii “spettinato” dal primo contatto con LSP. Mi piacerebbe procurare lo stesso shock! 🙂
Avanscoperta: Non solo corsi: a ottobre 2016 avete organizzato la prima LSPfest a Milano. Jacopo, ci racconti qualcosa sull’evento?
Jacopo: Abbiamo organizzato un evento per chi ama l’evoluzione del mondo del lavoro, il gioco serio e i mitici mattoncini colorati.
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Da quando ho iniziato con Cocoon Projects a lavorare con LSP, l’ho visto diffondersi in Italia e finire sulla bocca di tutti. La qualità però mi ha sempre lasciato seri dubbi. Quindi abbiamo fatto la nostra parte per rimettere la qualità al centro. Abbiamo organizzato un’intera settimana dedicata interamente a LSP, composta da vari eventi che hanno permesso di esplorare l’uso professionale dei famosi mattoncini.
Corriere Innovazione: al lavoro per pensare meglio.
Avanscoperta: Perché diventare facilitatori LEGO® SERIOUS PLAY®?
Lorenzo: Abbiamo già parlato ampiamente della potenza di LEGO® SERIOUS PLAY® come strumento e quindi diventa facile dire che per un professionista, che lavora con le persone, avere nella propria cassetta degli attrezzi questo strumento è un’occasione di crescita importante.
Diventare facilitatori LEGO® SERIOUS PLAY® non significa solo conoscere le tecniche e le regole della metodologia, ma significa****acquisire competenze di facilitazione e comunicazione molto importanti per chi ha la responsabilità di guidare altre persone.
Avanscoperta: Grazie ragazzi, a presto!
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